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dc.contributor.author | Martín Clavijo, Milagro | |
dc.date.accessioned | 2018-11-05T09:58:17Z | |
dc.date.available | 2018-11-05T09:58:17Z | |
dc.date.issued | 2017 | |
dc.identifier.isbn | 978-8416390526 | |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/10366/138761 | |
dc.description.abstract | [ES]Si può trasmettere sempre l’esperienza, i sentimenti, i punti di vista solo attraverso la parola a teatro? Si può fare a meno di un testo” fatto di parole e questa assenza può essere un pregio per lo spettacolo? La drammaturga genovese Patrizia Monaco risponde chiaramente a questa domanda nella pratica di scrittura teatrale. Le sue opere hanno una componente corporale molto marcata -specialmente decisiva in alcune -, anche se non si arriva mai a discutere la validità del testo scritto, sia questo in forma di dialogo oppure di monologo. Infatti l’autrice si servirà anche di ballerini e mimi per narrare parti della storia che mette in scena. Si tratta di un racconto non fatto con le parole, ma con i corpi, attraverso cui si riesce a esprimere e a comunicare allo spettatore una parte della storia. Questa corporalità espressiva è molto evidente soprattutto in due delle sue opere, Penelopeide e La vertigine sopra l’abisso | es_ES |
dc.format.mimetype | application/pdf | |
dc.language.iso | ita | es_ES |
dc.publisher | Benilde | es_ES |
dc.rights | Attribution-NonCommercial-NoDerivs 4.0 International | |
dc.rights.uri | http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/ | |
dc.subject | Literature | es_ES |
dc.subject | Monaco, Patrizia | es_ES |
dc.subject | Teatro italiano contemporáneo | es_ES |
dc.subject | Scrittura teatrale | es_ES |
dc.subject | Penelopeide | es_ES |
dc.subject | La vertigine sopra l’abisso | es_ES |
dc.title | Un altro narratore: le ballerine nella drammaturgia di Patrizia Monaco | es_ES |
dc.type | info:eu-repo/semantics/bookPart | es_ES |
dc.rights.accessRights | info:eu-repo/semantics/openAccess | es_ES |